Combattere il terrorismo in India

Posted on November 8th, 2002

This article appeared in Portale Italiano Meditazione Trascendentale. It is an Italian translation of “Fighting Terrorism in India.” English version.

Portale Italiano Meditzaione Trascendentale

Combattere il terrorismo in India

Originale in lingua inglese

Il terrorismo è un problema affatto facile da risolvere. L’India ha combattuto il terrorismo per più 50 anni. Fin dall’indipendenza nel 1947, gli stati orientali sono sotto pericolo di insurrezione fomentata dagli stati esteri. La tanto contesa regione del Kashmir è una polveriera che minaccia di esplodere in una guerra convenzionale e in una possibile guerra nucleare ogni giorno. Una soluzione praticabile potrebbe risiedere nell’antica conoscenza vedica che è stata scientificamente comprovata nel XX secolo. Ora, nel XI secolo, l’antico metodo indiano di difesa preventiva, denominata “invincibile” promette la fine del terrorismo e dei conflitti e offre un modello per tutto il resto del mondo. L’India è pronta a rinverdire il suo illustre passato?

L’India ha combattuto quattro grandi guerre a causa della contesa del Kashmir occidentale. Il Pakistan ha poche probabilità di vincere una guerra convenzionale contro l’India. Per questo motivo, il Pakistan è dichiaratamente ricorso all’invio di terroristi nel Kashmir chiamandoli combattenti per la libertà”. Questa è una verità universale: da una parte si è terroristi dall’altra combattenti per la libertà.

A livello globale l’impatto del terrorismo si è accresciuto fin da quando Al-Quaeda ha formato delle alleanze con le preesistenti organizzazioni terroristiche. L’aumento della tensione e lo spettro di una guerra nucleare tra India e Pakistan ha scatenato un esodo di massa di cittadini stranieri tanto dall’India quanto dal Pakistan.

Così come molti altri paesi, l’India ha combattuto il terrorismo attraverso un approccio dinamico, per esempio con armamenti e personale militare. Malgrado la sua lunga esperienza nella lotta contro il terrorismo, l’India sta ancora perdendo questa guerra. Il terrorismo sta crescendo nei numeri. Aggiungendosi alla lotta dei terroristi stranieri, emergono nuove organizzazioni, come i Peoples War Group (PWG). Il numero di tali organizzazioni e squadriglie che si sono uniti a loro è allarmante. Anche con polizia ben equipaggiata e forze paramilitari l’India non è in grado di controllarli completamente. Ancor più allarmante, gli esperti di difesa predicono che è solo questione di tempo prima che i terroristi attacchino con armi di distruzione di massa maneggievoli, facili da trasportare e nascondere.

La tensione tra India e Pakistan cresce e decresce e, di frequente, entrambi sono sul piede di guerra. Se sarà, la strategia dell’India, come annunciato da tempo, sarà per una “offensiva limitata” volta a fermare il terrorismo. La stessa denominazione “offensiva limitata” è ingannevole perchè non è quantificabile.

Implica sforzi limitati nelle forze, nell’area dell’offensiva, nell’uso di sistemi d’attacco e così via? In ogni caso, i leader dell’India potrebbero volerla limitata, ma non può essere ammesso di fronte agli avversari. Con tutta probabilità, una volta scoppiata la guerra, questa non sarà limitata.

Può dunque l’India eliminare il terrorismo sviluppando la forza militare così come ha fatto negli ultimi 50 anni? La storia ci ha continuamente dimostrato che la rispsta è “no”. Il terrorismo è un problema umano, e quindi necessita di una soluzione umana. La causa misconosciuta del terrorismo, della guerra, dei conflitti così come di altre forme di violenza sociale, è lo stress della società.

Se lo stress collettivo che crea il terrorismo puo essere prevenuto, problemi così negativi potranno cessare. Così niente stress collettivo, niente terrorismo, e niente guerra.

Un approccio silenzioso a questo prevenzione ideale è descritta nella letteratura vedica. “Heyam duhkham anagatam” (Yoga Sutra, 2.16): “Evita il pericolo prima che insorga”. Lo Yoga Sutra 2.35 afferma anche “Tat sannidhau vairatyagah” cioè “In vicinanza di un’influenza yogica – un’influenza unificatrice, integrante, coerente e armoniosa – le tendenze conflittuali non si manifestano”. Queste antichi principi erano applicabili in passato, e possono esserlo nel presente.

Secondo la tradizione vedica, i conflitti nascono dall’ignoranza, l’ignoranza sul come prevenire l’aumento dello stress collettivo. Per esempio, il Ramayana afferma che:”…l’ignoranza non ha accesso entro otto miglia (dal luogo dell’eremitaggio dello Yogi)”. Il Ramayana descrive inoltre la antica città di Ayodhya. “Ayodhya” significa “la città che nessuno può sfidare in guerra”. Sicuramente, Ayodhya si fondava sulle tecnologie di difesa convenzionale del suo tempo. Per esempio, era circondata da possenti fortificazioni e da un profondo fossato, “che nessun nemico, qualsiasi espediente escogitasse, non avrebbe potuto penetrare”. Inoltre, “Ayodhya abbondava in guerrieri mai vinti in battaglia, senza paura ed esperti nell’uso delle armi, simili a leoni che difendono le loro grotte di montagna”. Comunque, la descrizione della vita illuminata e senza stress degli abitanti di Ayodhya indica che la sua prima linea di difesa fosse la libertà della città dallo stress collettivo. In accordo con il Ramayana, questo livello basso di stress, fondato su una vita in armonia con la Legge Naturale, rese Ayodhya degna della sua fama.

Questo ideale di difesa preventiva può essere realizzato nuovamente in India?

Lo studioso vedico e fisico Maharishi Mahesh Yogi ha ravvivato le componeti pratiche dell’approccio silenzioso della tecnologia di difesa invincibile che chiama Meditazione Trascendentale (MT) e programma delle MT-Sidhi. Queste tecnologie che si basano su risorse umane non richiedono ne implicano un credo e pratiche religiose. Queste tecniche di meditazione sono praticate da membri di molte fedi di tutto il mondo. Un gran numero di ricerche scientifiche documentano la capacità della MT e del programma delle MT-Sidhi di dissolvere lo stress a livello individuale e collettivo. L’India potrebbe usare questa costruttiva tecnologia di difesa invincibile per ridurre le tensioni e quindi prevenire le tendenze conflittuali che alimentano il terrorismo.

La componente operativa della Tecnologia di Difesa Invincibile necessita di un Corpo di Prevenzione nell’esercito. Questo corpo comprenderebbe circa il 2-3% delle forze armate. La restante parte delle truppe continuerebbero a sbrigare i loro usuali compiti.Il Corpo di Prevenzione dell’esercito creerebbe coerenza nella società grazie alla pratica della MT e del programma delle MT-Sidhi. in grandi gruppi, la mattia e la sera. La loro pratica collettiva produrrebbe effetti positivi sia per se stessi che per i loro nemici. Le tendenze alla pace aumenterebbero da entrambe le parti.

Simili gruppi di coerenza sono già stati dislocati in molte zone di guerra ed aree di conflitto con grande successo. Numerose ricerche scientifiche indicano che quando l’1% della popolazione pratica la MT, o la radice quadrata dell’1% della popolazione pratica il più avanzato programma di MT-Sidhi in gruppo si crea “l’effetto campo”. Questo effetto è stato dagli scienziati chiamato “l’Effetto Maharishi”. Oltre 50 studi accurati e controllati hanno documentato e convalidato le tendenze sociali positive quali la riduzione dei conflitti e il diminuito tasso di criminalità. Questi studi sono stati esaminati e pubblicati su rinomati giornali quali il Social Indicators Research, il Journal of Conflict Resolution, il Journal of Mind and Behavior e il Journal of Crime and Justice.

Questo effeto creatore di coscienza è stato anche documentato su scala globale. Quando grandi assemblee di praticanti il programma delle MT-Sidhi superarono la soglia per il mondo dell’Effetto Maharishi (circa 7000 a quel tempo) negli anni 1983-1985, i conflitti internazionali decrebbero del 33%, gli incidenti terroristici del 72% e la violenza si ridusse in altre nazioni senza l’intrusione di governi stranieri.

Quindi, la costituzione di un Corpo di Prevenzione dell’esercito da parte dell’India potrà essere un moltiplicatore di forza. Rafforza entrambi gli approcci di difesa, quello dinamico degli armamenti e del personale militare e quello silenzioso basato sulla Tecnologia della Difesa Invincibile. La difesa dell’India sarà perfetta, o invincibile, quando entrambi questi approcci saranno combinati.

L’India non può risolvere il problema del terrorismo attraverso i soli mezzi militari tradizionali. Necessita anche di un approccio silenzioso, che aiuterà la gente più a focalizzarsi sui mezzi di pace che conciliare le differenze. L’eredità vedica dell’India offre i mezzi ideali per combattere il terrorismo e prevenire la guerra. L’India ha bisogno di costituire un Corpo di Prevenzione dell’esercito immediatamente per una pace duratura.


Gli articoli sulla Tecnologia della Difesa Invincibile, pubblicati su Defence IndiaDefense ReviewIndian Armed ForcesIndia Defence ConsultantsIndian Defence ReviewIndian Strategic Review et Security And Political Risk Analysis (SAPRA) Bulletin, sono disponibili su Internet all’indirizzo: www.davidleffler.com

Il Gen. Magg. (Dott.) Kulwant Singh, UYSM, Retd. ha ricevuto il suo Ph.D. e il suo M.SC. in studi di difesa presso la Chennay University. Ha conseguito inoltre un diploma specialistico in Sviluppo delle Risorse Umane presso la Indira Gandhi National Open University (IGNOU) a New Delhi. Il dott. Singh ha inoltre un diploma specialistico in Management conseguito presso il Regional College of Management and Technology (RCMT). E’ abilitato per il prestigioso Higher Command Course nel College of Combat ed è un graduato del Defence Service Staff College. Ha combattuto e comandato la lotta contro il terrorismo fondamentalista indiano per quasi trent’anni. Il Gen. Magg. Singh ha guadagnato la Uttam Yudh Sewa medal, la seconda decorazione in ordine di importanza per gli ufficiali più anziani durante le operazioni in Sri Lanka assieme alle IPKF (Indian Peace Keeping Force). Attualmente sta dirigendo un gruppo internazionale di generali ed esperti di difesa che promuovono la Tecnologia della Difesa Invincibile. Il Dott. Singh vive a New Delhi, India. Email: Kulwant Singh

Il dott. David Leffler ha conseguito il suo Ph.D. sula Tecnologia della Difesa Invincibile presso l’Union Institute and University. Gli altri titoli accademici includono un B. A. in Educatio, un M. A. in Scienza dell’Intelligenza creativa presso la Maharishi University of management e un M. M. in Educazione presso la New Mexico State University. E’ stato membro delle U.S. Air Force per otto anni. Il dott. Leffler è un membro fondatore del Center for Advanced Military Science (CAMS) della Maharishi University Of Management. Lavora inoltre come Peer Member presso The Union Institute ed è membro dell’ U.S. Naval Institute. Il dott. Leffler ha presentato la Tecnologia della difesa Invincibile all’ Accademia Aereonautica Russa, l’Accademia delle Scienze Russa, e le istituzioni relative alla difesa degli Stati Uniti. Il Dott. Leffler vive a Wassingers Falls, New York, USA. Email: drleffler [@] hotmail[dot]com.

Pubblicazioni in Inglese

Israni, Major General G.H. & Leffler, D. R. (2002, June 24). “Operation: World PeaceDefence India.

Leffler, D.R., & Leffler, L.M. (2002, January 11). “How to End Terrorism & War: About a Consciousness-Based Defence System.” About.com.

Leffler, D. R. (2002, January 06). “Supreme Military Might.” India Defence Cosultants.

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